È una delle pratiche più antiche e complete al mondo, un’arte del tocco profondo, fatta di pressioni, stiramenti e ascolto. Tuttavia c’è una domanda che torna spesso, soprattutto tra chi vi si avvicina per la prima volta: “Ma il massaggio thailandese fa male?”
Complice la sua fama di trattamento “intenso”, il massaggio Thai viene a volte frainteso. In realtà, dietro la sua forza si cela un’estrema sensibilità. E quando eseguito da mani esperte, no, non fa male, ma libera, distende e riequilibra.
In questo articolo sfatiamo qualche mito, spieghiamo cosa aspettarsi e ti aiutiamo a capire quando un massaggio Thai può risultare scomodo e quando invece è semplice espressione di un corpo che si sta aprendo.
Massaggio thailandese e dolore: i falsi miti
Il massaggio thailandese non è pensato per far male e non è un trattamento aggressivo. È un rituale meditativo che si adatta a ogni corpo, ogni stato, ogni energia.
Eppure, i pregiudizi sono ancora diffusi:
- “Ti camminano addosso senza pietà”: sì, alcune tecniche prevedono l’uso dei piedi, ma sempre in modo controllato, dolce e solo se adatto alla persona.
- “Deve far male per essere efficace”: no, un bravo terapista sa che il dolore non è mai l’obiettivo, ma piuttosto un segnale da ascoltare.
- “È una pratica brutale”: al contrario, il Nuad Thai nasce da una tradizione spirituale che mette il rispetto del corpo al centro.
Un massaggio thailandese professionale non forza mai, ma accompagna. E anche quando si lavora su zone contratte o bloccate, l’eventuale fastidio è transitorio, gestito, consapevole.
Quando il massaggio thai può risultare fastidioso
Il massaggio thailandese è un viaggio verso il benessere, ma come ogni viaggio ha le sue tappe più faticose. Nonostante l’obiettivo sia sempre di sciogliere e liberare il corpo da tensioni e blocchi, può capitare che alcune manovre vengano percepite come scomode o “troppo forti”.
Questo non significa che il massaggio sia sbagliato, ma piuttosto che ogni corpo reagisce in modo diverso. Ma ogni percorso può essere adattato, considerando due fattori principali:
Comprenderli significa avvicinarsi al massaggio thai con consapevolezza e serenità, sapendo che ogni trattamento può (e deve) essere modulato.
La soglia del dolore è soggettiva
Ogni corpo ha una sua storia, e ogni persona una soglia di tolleranza diversa.
C’è chi ama le pressioni decise e chi preferisce un tocco più gentile.
C’è poi chi arriva contratto, rigido, carico di tensioni, e allora, sì, alcune manovre possono inizialmente risultare meno “confortevoli”.
Anche lo stress o l’emotività possono aumentare la percezione del dolore, ma in un buon trattamento, tutto può essere adattato. Basta parlarne con il terapista: il massaggio è un dialogo, non un’imposizione.
Alcune tecniche sono più intense (ma esistono alternative)
Il massaggio thailandese tradizionale utilizza stiramenti, pressioni profonde lungo i Sen, mobilizzazioni articolari. Tecniche potenti, che vanno usate con criterio e personalizzazione.
Se cerchi qualcosa di più morbido, puoi scegliere un massaggio rilassante Thai, una versione più delicata, centrata sul respiro e sul rilascio, e che prevede l’utilizzo degli oli essenziali.
La chiave è sempre la stessa: personalizzazione.
E poi ricorda: come ogni tecnica o disciplina, anche il massaggio thailandese presenta alcune controindicazioni.n modo per ritrovare centratura, lucidità e leggerezza in ogni fibra del corpo.
Come riconoscere un massaggio thailandese eseguito correttamente
Un vero massaggio Thai non è una “prova da superare”, ma un’arte raffinata. La differenza la fanno il tocco, la formazione e la capacità di ascolto.
Un terapista esperto e professionale:
- inizia con un colloquio per comprendere la tua condizione e calibrare il trattamento
- adatta ogni gesto alla tua risposta corporea
- lavora in modo fluido, rispettando il respiro e il ritmo naturale del tuo corpo
- non forza mai, ma apre lentamente, con presenza e rispetto
Il risultato? Non un massaggio “duro”, ma un’esperienza che rigenera, scioglie tensioni profonde e lascia una sensazione di leggerezza duratura.
Quindi, il massaggio thailandese fa male? Al Centro Lanna Thai è profondo, ma non doloroso
Al Centro Lanna Thai crediamo che il massaggio thailandese non debba mai far male, per questo ogni trattamento è personalizzato. Ti accogliamo in spazi caldi, silenziosi, progettati per il tuo benessere. Il colloquio iniziale ci permette di capire chi sei, come stai, e cosa desideri ricevere.
Puoi scegliere tra diverse tipologie:
- Massaggio Thai tradizionale su futon
- Thai con impacchi caldi, per un effetto più avvolgente
- Massaggio thailandese con olio, senza stiramenti
- Percorsi personalizzati, integrati con tecniche olistiche
Ogni sessione è guidata da terapisti con anni di esperienza e una grande attenzione alla persona.
Se hai vissuto in passato un massaggio troppo intenso, o temi che possa farti male, ti invitiamo a riscrivere questa esperienza con noi.
Perché quando è fatto bene, il massaggio thailandese non è mai invasivo.
Un vero massaggio thailandese non deve far male.
Deve fare bene. E noi siamo qui per dimostrartelo.





